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VADEMECUM: Tutto quello che devi sapere sulle tecnologie in fisioterapia

Le tecnologie in fisioterapia sono strumenti essenziali per migliorare il percorso di recupero e massimizzare i risultati terapeutici. Questi dispositivi elettromedicali sfruttano la corrente elettrica per generare effetti benefici sui tessuti del corpo, ma devono essere utilizzati esclusivamente da personale sanitario qualificato come medici, fisioterapisti, tecnici medici e infermieri.

Cosa sono gli elettromedicali?

Gli elettromedicali sono strumenti che, tramite l’energia elettrica o altre fonti energetiche, offrono trattamenti specifici per condizioni muscoloscheletriche, infiammatorie e post-traumatiche. Tra i più diffusi troviamo:

  • Tecarterapia
  • Onde d’urto
  • Laserterapia

Questi dispositivi possono avere un ruolo importante nel processo di riabilitazione, ma è fondamentale considerarli come parte di un trattamento multimodale che includa anche terapia manuale ed esercizio terapeutico. Vediamoli nel dettaglio.


1. Onde d’urto: efficacia per tendini e muscoli

Le onde d’urto producono onde sonore di tipo meccanico, inizialmente utilizzate per trattare calcoli renali, ma oggi ampiamente impiegate in fisioterapia. Sono particolarmente utili per:

  • Tendinopatie, come epicondilite (gomito del tennista) o tendinopatia achillea.
  • Lesioni muscolari di lieve o media entità, per accelerare i tempi di recupero.

Come funzionano?

Le onde sonore stimolano i tessuti, favorendo la rigenerazione e riducendo il dolore. Tuttavia, è importante rispettare i protocolli di trattamento e valutare caso per caso.


2. Tecarterapia: calore e stimolazione

La tecarterapia è una tecnologia che utilizza un campo elettrico per stimolare i tessuti bersaglio. Il paziente può percepire una sensazione di calore, dovuta all’effetto biostimolante del trattamento.

Quando è utile?

  • Per rilassare i muscoli (effetto miorilassante).
  • Per promuovere la guarigione in stati infiammatori o post-traumatici.

Nota bene: L’effetto della tecarterapia è spesso temporaneo, soprattutto se usata come trattamento unico. Per risultati migliori, deve essere integrata in un percorso terapeutico più ampio.


3. Laserterapia: la forza della luce

La laserterapia sfrutta un fascio di luce laser per trattare:

  • Stati infiammatori acuti.
  • Problemi tendinei, legamentosi e articolari.
  • Ferite cutanee, ulcere e piaghe.

Pro e contro:

  • Pro: Non ha effetti collaterali e può essere utilizzata in sicurezza su quasi tutti i pazienti.
  • Contro: Studi clinici evidenziano che, se confrontata con altre tecniche o la guarigione spontanea, la laserterapia non sempre garantisce un’efficacia superiore.

Le radiografie possono essere molto utili per studiare la parte ossea. Ma quando ci sono dolori non conseguenti ad un trauma sostanzialmente potrebbero essere inutili!

Le radiografie possono essere molto utili per studiare la parte ossea. Ma quando ci sono dolori non conseguenti ad un trauma sostanzialmente potrebbero essere inutili!

4. Magnetoterapia: campi magnetici per ossa e articolazioni

La magnetoterapia sfrutta i benefici dei campi magnetici sul corpo umano per stimolare la guarigione e alleviare il dolore. È particolarmente indicata per:

  • Fratture ossee, per favorire la consolidazione.
  • Osteoporosi, per migliorare la densità ossea.
  • Algodistrofia e lesioni della cartilagine articolare, per ridurre il dolore e l’infiammazione.

Come funziona?

Il principio della magnetoterapia si basa sul ripristino del potenziale di membrana delle cellule, ovvero la carica elettrica che regola il corretto funzionamento cellulare. In base alla condizione da trattare, si utilizzano:

  • Frequenze basse (5-100 Hz): favoriscono l’assimilazione di calcio nell’osso, accelerando la guarigione delle fratture.
  • Frequenze alte (18-900 MHz): migliorano la circolazione sanguigna, riducendo l’infiammazione e il dolore.

Cosa aspettarsi durante il trattamento?

La magnetoterapia è assolutamente indolore. Durante la seduta il paziente non avverte alcuna sensazione spiacevole, rendendola una terapia ben tollerata.


Conclusioni

Gli elettromedicali sono strumenti preziosi, ma non rappresentano la soluzione definitiva. L’esercizio terapeutico rimane la chiave per un recupero stabile e duraturo. Noi di FisioSM utilizziamo queste tecnologie quando necessario, integrandole in un piano terapeutico personalizzato. Ricorda: un approccio attivo e costante è il tuo miglior alleato per tornare in forma.

Hai dubbi o vuoi saperne di più? Contattaci per una consulenza personalizzata!

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